In Italia, le malattie cardiovascolari risultano tra le principali cause di morte e la loro prevalenza, rappresenta una sfida costante per il nostro sistema sanitario. La fibrillazione atriale (FA) è la forma più comune di aritmia nella popolazione generale che se non diagnosticata precocemente e non trattata efficacemente può essere una causa “diretta” di ictus ischemico. Infatti, la frequenza di ictus ischemico nei pazienti con FA è circa del 4.5%/anno, valore superiore di 4-5 volte a quello rilevabile in una popolazione senza FA, che tende ad incrementare con l’età.

I grandi studi clinici di prevenzione primaria e secondaria hanno dimostrato come una terapia anticoagulante sia in grado di diminuire in maniera significativa il rischio embolico, modificando così la storia clinica dei pazienti con FA. L’ictus cardioembolico rappresenta, infatti, una delle patologie più rilevanti per frequenza e gravità che MMG e specialisti si trovano ad affrontare nel paziente anziano.

È importante sottolineare l’importanza di un’adeguata e tempestiva terapia, l’assoluta necessità di un corretto approccio multidisciplinare al paziente affetto da fibrillazione atriale e insufficienza cardiaca che eviti drammatiche complicanze. L’iniziativa si pone quindi l’obiettivo di fornire nozioni e aggiornamenti sulla fibrillazione atriale, sui suoi fattori di rischio, sul suo riconoscimento precoce e sulla sua terapia, con un approfondimento ai nuovi farmaci anticoagulanti e alla terapia non farmacologica.