RESPONSABILI SCIENTIFICI
FACULTY
Claudio Borghi – Bologna
Giovambattista Desideri – L’Aquila
Vincenzo Montemurro – Scilla (RC)
Roberto Pontremoli – Genova
Graziana Battini
Simone Faricelli
RESPONSABILI SCIENTIFICI
Claudio Borghi – Bologna
Giovambattista Desideri – L’Aquila
Vincenzo Montemurro – Scilla (RC)
Roberto Pontremoli – Genova
FACULTY
Graziana Battini
Simone Faricelli
Livelli elevati di acido urico sierico (SUA) possono – se non trattati – causare nel corso del tempo danni severi a livello articolare, osseo, dei tessuti e renale. Un numero significativo di studi epidemiologici ha anche fatto registrare un’associazione tra SUA e malattie cardiovascolari, con meccanismi che non risultano ancora del tutto chiariti. L’iperuricemia è causa diretta di una malattia debilitante come la gotta, la forma più comune di artrite infiammatoria che si manifesta con una prevalenza che può arrivare al 2,5% nei Paesi Europei e al 3,9% negli Stati Uniti. Un numero verosimilmente ancora maggiore di soggetti iperuricemici, pur non arrivando a sviluppare la malattia gottosa, rimane esposto al rischio di complicanze renali e cardiovascolari.
L’adozione tempestiva di strategie terapeutiche in grado di abbassare in modo efficace e sicuro livelli di SUA elevati, mediante farmaci inibitori della xantino ossidasi (XO), riveste un ruolo fondamentale per una popolazione di pazienti che vengono attualmente seguiti da professionisti della Sanità di diversa formazione, quali medici specialisti di Medicina Interna, Reumatologia, Cardiologia, Nefrologia, Diabetologia, Geriatria.
La finalità formativa di questo programma di Educazione Continua in Medicina è di proporre a questa comunità medica multidisciplinare quelle che sono le ultime evidenze scientifiche e le raccomandazioni cliniche più autorevoli relative al trattamento dell’iperuricemia con e senza deposito di urato.
Ogni evento formativo, erogato in modalità ECM Residenziale, si aprirà con la presentazione del dato aggregato scaturito dalla compilazione di un questionario informatizzato pre-evento, volto a raccogliere quello che è lo stato dell’arte della gestione dei pazienti iperuricemici con e senza deposito di urato nel nostro Paese. Successivamente, verrà presentata una relazione scientifica indirizzata a fare il punto sui dati emersi nella letteratura più recente sull’iperuricemia e sulle raccomandazioni proposte nelle linee guida di riferimento. Verranno poi illustrati 4 casi clinici paradigmatici selezionati dal Board Scientifico Nazionale, con l’obiettivo di discutere scenari clinici di particolare interesse e relativi alla gestione del paziente iperuricemico con e senza deposito di urato e sindrome metabolica, scompenso cardiaco, fattori di rischio cardiovascolare, diabete mellito.
A seguire è prevista una relazione scientifica incentrata sul tema della sicurezza cardiovascolare a lungo termine delle terapie ipouricemizzanti.
Il programma del singolo incontro formativo si concluderà con una Tavola Rotonda, finalizzata ad analizzare le criticità e i punti di forza emersi, oltre a raccogliere suggerimenti e raccomandazioni utili a migliorare la gestione dei pazienti iperuricemici con e senza deposito di urato.
L’obiettivo finale di questo progetto formativo è quello di rendere sempre più efficace e sicura l’assistenza ai pazienti iperuricemici con e senza deposito di urato, al fine di migliorarne il grado di soddisfazione e la qualità di vita.
14:30 – 14:45 |
Benvenuto ed obiettivi formativi dell’incontro |
14:45 – 15:15 |
RELAZIONE SCIENTIFICA INTERATTIVA |
15:15 – 15:55 |
Caso Clinico Interattivo n. 1 |
15:55 – 16:35 |
Caso Clinico Interattivo n. 2 |
16:35 – 17:15 |
Caso Clinico Interattivo n. 3 |
17:15 – 17:30 |
Coffee break |
17:30 – 18:10 |
Caso Clinico Interattivo n. 4 |
18:10 – 18:40 |
RELAZIONE SCIENTIFICA INTERATTIVA |
18:40 – 19:00 |
Tavola Rotonda – Iperuricemia: evidenze di real-life |
19:00 – 19:15 |
Take-Home message e chiusura dell’evento – G. Battini, S. Faricelli |